Gli interventi della Dott.ssa Caterina Grego e del Prof. Rosario Alaimo durante la seconda giornata della VII edizione di Extramoenia.
di Simona Maria Perni
Per molti larcheologia è solo una scienza antica che studia lantico e che, perciò, difficilmente può interessare i giovani doggi. Gli interventi della dott.ssa Caterina Greco (responsabile dei servizi archeologici sezione della soprintendenza del mare) e del prof. Rosario Alaimo (responsabile del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia) durante la seconda giornata della VII edizione di Extramoenia ci hanno invece dimostrato quanto banale e infondata sia tale affermazione, soprattutto in una terra come la nostra, ricettacolo da secoli di culture e tradizioni diverse.
La dott.ssa Caterina Greco (intervenuta in sostituzione del direttore Sebastiano Tusa, impossibilitato a presenziare la manifestazione) ha puntato il suo intervento su un duplice piano: una veloce delucidazione sulla soprintendenza del mare e limportanza dei commerci marittimi in età romana. Gli intervenuti hanno potuto apprendere quanto giovane sia la nascita di questa sezione archeologica (settembre scorso) e di quanto vasto sia lambito in cui essa opera, accogliendo la globalità dei beni culturali appartenenti al patrimonio marino: dai reperti archeologici ai canti dei pescatori, dagli utensili alle opere portuali, dagli scafi delle barche ai racconti marinareschi. Interessante lexcursus sui commerci marittimi durante il periodo romano, sui più importanti ritrovamenti di relitti e di come, accanto ai molteplici ritrovamenti di anfore e materiale atto allapprovvigionamento, numerose siano le tracce dei commerci romani di prodotti di lusso (quali sculture in marmo o in bronzo, ceramiche, produzioni vetraie, suppellettili varie) e di materiale per ledilizia. Questultimo commercio è, forse, tra i tre il più interessante per noi siciliani, soprattutto grazie alla presenza nei pressi d Marzamemi di due relitti, ancora non ripescati, il Marzamemi 1 e il Marzamemi 2 allinterno dei quali è stata rinvenuta unintera basilica cristiana del VI secolo.
Lintervento del prof. Rosario Alaimo, che puntava fondamentalmente sullinnovazione apportata agli studi archeologici dalla neonata archeometria, ben si legava al precedente intervento. Attraverso unanalisi dettagliata e sintetica, abbellita e semplificata dalla proiezione di diapositive esplicative, il prof. Rosario Alaimo ha mostrato agli intervenuti come larcheometria, avendo operato un incontro proficuo tra larcheologia e le discipline tecnico-scientifiche, sia riuscita a riunire in ununica disciplina la scienza umana (in passato divisa tra scienza umanistica e scienza tecnico-scientifica). Il suo intervento è stato puntato anche a dimostrare come questa nuova disciplina sia importante non solo in senso classico, ossia per conoscere la provenienza dei reperti, dimostrarne lautenticità e lantichità, stabilirne la data reale, ma anche per operare dei restauri che siano quanto più fedeli possibile agli originali. Per far ciò larcheometria dispone di mezzi legati allambito scientifico, quali lanalisi isotopica, la diffrattometria a raggi x, la sezione sottile (a 30 micron) dei cristalli, e a quello matematico, quali lindagine statistica.
Entrambi gli interventi hanno sicuramente mostrato ai giovani intervenuti due possibili strade da seguire per migliorare il loro futuro grazie alla ricchezza del passato.